Tra le tante pagine che ho letto in questi giorni concitati, mi ha colpito la storia di come facevano scuola i maestri del 1943. 

In tempo di guerra, seconda guerra mondiale, dopo l’armistizio del ‘43 con gli ex-alleati tedeschi “nemici in casa”,  i maestri chiamavano i bambini a fare scuola in modo clandestino non nelle scuole chiuse, ma nelle loro case. 

Era rischioso per i bambini, per le loro famiglie e per i maestri, ma i bambini andavano nella casa del maestro o della maestra a fare lezione. 

Non importava se il maestro era il loro, era quello più vicino a casa. 

I pericoli erano enormi, ma si accettavano perché la scuola era ed è importante.

Noi ora abbiamo un nemico tra noi molto insidioso, che ci spaventa e ci preoccupa perché mette a repentaglio la vita nostra e dei nostri cari più fragili, ma abbiamo anche mezzi eccezionali per contrastarlo in tutti i campi. 

E la scuola che è un servizio essenziale continua anche in questi giorni.

Solo le attività didattiche in presenza sono sospese. 

I docenti del 2020 non sono stati formati espressamente sulla didattica a distanza, ma sono stati estremamente disponibili alla sfida di utilizzare le tecnologie digitali e per questo li ringrazio tantissimo. 

Sono bastate un paio di settimane per raggiungere tutti i nostri allievi, facendo sentire ad ognuno che i docenti sono loro vicini e continuano con loro il percorso fondamentale di formazione e educazione. 

Alle famiglie chiediamo tutta la collaborazione possibile per metterci in contatto con i nostri studenti, per far seguire loro le attività proposte con impegno e serenità. 

Nell’ottica della scuola dell’obbligo gli studenti che risulteranno “assenti” alle attività digitali saranno contattati dai coordinatori dei consigli di classe o dalla segreteria della scuola.  

Dalla scorsa settimana gli allievi hanno a disposizione sul sito la tabella delle attività proposte dai consigli di classe della scuola Sassi.

Lunedì e martedì prossimo i Consigli di Classe si riuniranno in videoconferenza e, tenendo conto delle esigenze degli studenti e delle famiglie, coordineranno le azioni didattiche a distanza, cercando di bilanciare il carico complessivo degli impegni e di proporre il calendario degli interventi in videoconferenza per un numero massimo di due o tre ore giornaliere in orario mattutino e/o pomeridiano.  

I docenti stanno rielaborando le programmazioni disciplinari e i criteri di valutazione degli apprendimenti, tenendo conto della sospensione delle attività didattiche in presenza e della mutata disponibilità di tempi e mezzi per la didattica.

Dedico l’ultima nota alla riservatezza con cui debbono essere trattate tutte le immagini che i nostri docenti stanno mettendo in rete per la didattica: ribadiamo che il loro utilizzo improprio può portare a sanzioni disciplinari così come stabilito dal Regolamento di Istituto e a conseguenze penali ben descritte nel documento che allego a questo messaggio e che vorrei condividere con tutti gli studenti e le loro famiglie.

Resto a disposizione per fornire i chiarimenti utili a affrontare questo periodo complesso, convinta che, se per far fronte all’emergenza sanitaria solo i servizi essenziali sono garantiti, la scuola è un servizio essenziale. 

Sì e senza esitazione. 



Tiziana Segalini

IC Soliera

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